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Trend: carenza di personale e nuove occasioni per i giovani con PharmJob 

29 Settembre 2025  Scritto da: Redazione PharmJob

IL NOSTRO CONSIGLIO

La carenza di farmacisti non è solo un problema numerico, è il riflesso di un modello di gestione che non funziona più. Turni impossibili, stipendi fermi, assenza di programmazione e una reputazione spesso negativa rendono difficile trattenere i colleghi.
Ma questa crisi nasconde anche una grande opportunità: i giovani oggi hanno più scelta, più forza e più possibilità di cambiare davvero le regole del gioco. Con PharmJob non sei solo: ti aiutiamo a capire dove andare e a evitare gli errori che tanti hanno già commesso.

La vera crisi non è di numeri, ma di mentalità.

Negli ultimi anni si parla sempre di più di carenza di farmacisti.
Ma guardando da vicino, il problema non è che i farmacisti non ci siano: è che non accettano più condizioni che li consumano.
Le farmacie che non riescono a trovare personale sono spesso le stesse che propongono modelli vecchi, poco sostenibili e poco rispettosi.

 

Ecco i nodi principali che ci raccontano ogni giorno i colleghi della Community:
 

1. I turni impossibili

Reperibilità continua, orari spezzati, domeniche non pagate adeguatamente. Una routine che non lascia spazio a vita privata, affetti o semplicemente riposo. Sempre più colleghi preferiscono cambiare piuttosto che restare intrappolati in turni che li logorano.

2. Lo stipendio fermo

Le responsabilità sono cresciute: tamponi, vaccini, screening, gestione digitale. Ma in molte farmacie la retribuzione non si è mossa di un passo. Il divario tra ciò che si chiede e ciò che si riconosce è ormai evidente, e mina la motivazione dei collaboratori.

3. Il mindset antiquato delle proprietà

Molti titolari ragionano ancora come se il farmacista fosse solo un “posto da riempire”. Mancano ascolto, percorsi di crescita, strumenti di motivazione. Questo approccio non regge più, soprattutto con i giovani che hanno più consapevolezza e più alternative. Il risultato? Se ne vanno.

4. La gestione dei giorni liberi

In troppe farmacie i turni vengono comunicati mese per mese, o addirittura ogni 15 giorni.
Per il farmacista significa non poter programmare la propria vita, un viaggio, un impegno familiare, neppure una semplice uscita. Oggi i giovani non accettano più di vivere “alla giornata”: chiedono un equilibrio vita-lavoro reale, e hanno ragione a pretenderlo.

Il peso dell’Employer branding

A tutto questo si aggiunge un fattore spesso sottovalutato: l’Employer branding, cioè la reputazione della farmacia.
I candidati parlano, si confrontano, si raccontano.

E quando una farmacia ha visto passare troppi collaboratori in poco tempo, quando le storie negative circolano, la voce gira veloce.
Risultato? 
I farmacisti, se arrivano in farmacia, lo fanno già con diffidenza, spesso “terrorizzati” dall’idea di entrarci, e preferiscono rifiutare o semplicemente nemmeno candidarsi.

Oggi non basta più cercare farmacisti: bisogna meritarseli, dimostrando di avere un ambiente sano e un modello di lavoro che mette la persona al centro.

Perché questa crisi è un’occasione per i giovani

Quello che per tanti titolari è un problema, per migliaia di giovani è una straordinaria opportunità.

  • Più scelta: non sei costretto ad accettare la prima offerta che capita.

  • Carriere accelerate: la carenza di personale apre percorsi più rapidi verso ruoli di responsabilità.

  • Forza contrattuale: puoi chiedere di più, non solo sullo stipendio ma anche su turni, formazione e prospettive.

  • Un nuovo paradigma: oggi puoi rifiutare le realtà obsolete e scegliere farmacie che rispettano e valorizzano davvero i farmacisti. Perché ci sono, e sono tante. E spesso sono proprio quelle che, grazie alla Community di PharmJob, impari a conoscere prima e meglio.

Il ruolo di PharmJob

Con PharmJob non affronti questo percorso da solo.

  • Filtriamo le farmacie, selezionando quelle che credono in un modello nuovo.

  • Ti diamo strumenti concreti per valorizzarti: CV, colloqui, trattative.

  • Ti offriamo una Community nazionale che ti ascolta, ti supporta e ti segue nel tempo.

 

 Non sei un numero, ma un collega che merita di trovare la farmacia giusta.

La carenza di farmacisti non è solo un trend: è il segnale che il vecchio modello non funziona più.

Turni insostenibili, stipendi fermi, poca programmazione e reputazioni negative non trattengono più nessuno.
E proprio da questa crisi nasce l’occasione per i giovani: scegliere, crescere, cambiare le regole.

Con PharmJob questo cambiamento non è un salto nel buio: è un percorso concreto, gratuito e sicuro per costruire la carriera che meriti.

 Perché la farmacia giusta non è quella che ti assume: è quella che ti fa restare.




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Curiosità dalla
COMMUNITY

📊 Oltre il 40% dei farmacisti under 35 ha cambiato farmacia almeno una volta nei primi due anni di lavoro.

💬 Una collega durante le nostre conversazioni ci ha raccontato: “Non è che manchino le farmacie… è che mancano quelle in cui ti viene voglia di restare”.
🙂 Un collega scherzando ci ha detto: “Il vero passaparola in farmacia non è tra i pazienti, ma tra i farmacisti che si avvisano su dove non andare”.
📊 In alcune città del Nord, il tempo medio per sostituire un collaboratore è passato da 1 mese a oltre 4 mesi.
💬 Una farmacista ci ha detto: “Ho rifiutato un’offerta ancora prima del colloquio, perché sapevo che lì erano cambiati 5 colleghi in un anno”.
🙂 Alcuni colleghi ironicamente dicono che: “Quando un titolare ti dice ‘qui siamo una famiglia’, spesso significa che i turni li decidi tu… ma per tutti gli altri”.
📊 Oltre il 60% dei giovani farmacisti valuta oggi più la reputazione della farmacia che lo stipendio iniziale.
💬 Una collega della Community ha raccontato: “Con PharmJob ho evitato di cadere nella trappola di un ambiente tossico. Non volevo lavorare in un posto dove già sapevo che sarei stata infelice

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