
Esperienze all’estero: cosa imparano i farmacisti che rientrano in Italia
con PharmJob
29 Settembre 2025 Scritto da: Redazione PharmJob
IL NOSTRO CONSIGLIO
Fare un’esperienza di lavoro all’estero significa mettersi alla prova in contesti nuovi e scoprire un modo diverso di vivere la farmacia. Chi rientra porta con sé competenze preziose: dalla gestione dei pazienti alla padronanza delle lingue, fino a un approccio più moderno e internazionale.
Con PharmJob puoi valorizzare queste esperienze nel tuo percorso in Italia, trasformandole in un punto di forza per la tua carriera.
Ogni anno centinaia di farmacisti italiani scelgono di partire per esperienze all’estero: Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera, Emirati. Le motivazioni sono tante: stipendi più alti, percorsi di crescita più rapidi, contesti innovativi.
E spesso, dopo un periodo più o meno lungo, arriva la scelta di rientrare.
In PharmJob incontriamo tanti colleghi che ci raccontano: “Sono tornato perché qui c’è la mia famiglia, ma non volevo perdere quello che ho imparato fuori”.
Questo articolo non è un confronto sterile tra “meglio Italia o meglio estero”,
ma una riflessione su quali competenze si acquisiscono fuori e come trasformarle in un trampolino una volta tornati.
Cosa porta davvero un’esperienza all’estero
🌍 Lingue e apertura culturale
Spiegare un dosaggio in inglese, rassicurare un paziente in francese, accogliere una famiglia araba: le lingue diventano strumenti di lavoro, non solo una voce sul CV.
⚙️ Procedure e protocolli più rigidi
Molti Paesi hanno sistemi standardizzati per ogni attività: impari precisione, responsabilità e una mentalità più organizzata.
🤝 Un ruolo più clinico
All’estero il farmacista spesso partecipa attivamente a screening, counselling e piani terapeutici. Questo rafforza la capacità di ascolto e la centralità del ruolo sanitario.
💻 Digitale integrato
E-commerce, prenotazioni online, telemedicina: esperienze comuni in Germania o UK che in Italia stanno solo iniziando. Tornare significa portarsi avanti anni luce.
🌱 Resilienza e adattabilità
Vivere e lavorare fuori ti insegna a gestire solitudine, sfide nuove e imprevisti. E questo ti rende più forte anche al ritorno.
Le sfide del rientro
Tornare non è sempre semplice.
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Differenze culturali: in Italia la farmacia è spesso più tradizionale, con meno spazio per l’innovazione.
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Aspetti economici: gli stipendi non sempre reggono il confronto con l’estero.
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Riconoscimento limitato: a volte il titolare non comprende subito il valore di un’esperienza internazionale.
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Ecco perché, in PharmJob, aiutiamo i colleghi a valorizzare concretamente queste competenze: a tradurle in linguaggio comprensibile ai titolari, a inserirle nei CV in modo chiaro, a raccontarle nei colloqui non come “esperienze lontane”, ma come strumenti utili qui e ora.
Perché queste esperienze fanno la differenza in Italia
Un farmacista che torna dall’estero porta con sé un bagaglio che può cambiare le farmacie italiane.
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Sa parlare con pazienti stranieri (utile in centri turistici e città universitarie).
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Sa muoversi con strumenti digitali che sempre più farmacie stanno introducendo.
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Ha visto modelli organizzativi più avanzati e può proporre idee nuove.
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Porta una mentalità diversa, che apre la strada al cambiamento.
E per questo, spesso, sono proprio i candidati con esperienze all’estero a essere notati dalle farmacie più innovative.
Partire arricchisce, tornare mette alla prova.
Ma un’esperienza all’estero, se valorizzata nel modo giusto, diventa un trampolino per crescere anche in Italia.
Non si tratta di aver fatto “una parentesi”, ma di aver acquisito strumenti, mentalità e visione che ti distinguono.
Con PharmJob puoi raccontare queste esperienze nel modo giusto e trasformarle in un punto di forza.
Non sei mai solo: la nostra Community è fatta di colleghi che hanno vissuto le stesse sfide e che possono condividere consigli ed esperienze.
Perché il vero cambiamento non è solo nel partire o nel tornare,
ma nel saper portare con te ciò che hai imparato, ovunque andrai.
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Curiosità dalla
COMMUNITY
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📊 Secondo i dati raccolti nella Community, oltre il 30% dei farmacisti italiani che partono scelgono il Regno Unito come prima destinazione.
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💬 Una farmacista racconta: “In Inghilterra facevo counselling clinici ai pazienti. In Italia, quando l’ho detto al titolare, mi ha risposto: ‘Qui i pazienti vogliono solo il farmaco’”.
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🙂 Un collega ha detto: “In Germania ho imparato più termini tecnici in tedesco che in italiano… peccato che ora non sappia più come si dice tachipirina nella mia lingua madre”.
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📊 Più del 45% dei colleghi che rientrano ci dice di avere più facilità a inserirsi in catene, perché valorizzano di più competenze digitali e organizzative.
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💬 Una farmacista della Community ha detto: “In Svizzera ero abituata a gestire 3 gestionali diversi. In Italia sono tornata e la mia nuova farmacia non sapeva usare neanche la PEC”.
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🙂 Alcuni colleghi ridono: “All’estero impari a dire buongiorno in dieci lingue… ma tornato in Italia la vera sfida è spiegare la ricetta rossa alla signora Maria”.
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