Negli ultimi anni si parla molto di farmacia dei servizi, un modello che amplia l’offerta con telemedicina, screening, vaccinazioni e consulenze.
Ma questo modello dipende da un fattore di business imprescindibile: la disponibilità e la continuità dei farmacisti qualificati.
Senza personale stabile, i servizi restano sulla carta.

La realtà più concreta, soprattutto per chi investe, è la farmacia del personale.
Qui la redditività non nasce dal numero di servizi promessi, ma dalla solidità dell’organico: farmacisti motivati, distribuiti correttamente sui turni, capaci di garantire continuità operativa. Una farmacia può anche non adottare subito la logica “dei servizi”, ma resta redditizia se ha persone al centro.

È questo il punto decisivo per l’investitore: la capacità di reperire, inserire e trattenere le risorse chiave.

Da qui nasce la piramide PharmJob:

• Base = il personale (continuità e stabilità)

• Moltiplicatore = i servizi (solo se c’è organico)

• Output finale = il bilancio
   

Accanto a questa sezione, la piramide mostra graficamente come i servizi e il bilancio poggino interamente sulla base del personale.
Gli indici proprietari PharmJob (IES, ICB, SCR, TTR, Retention, EB Score) servono proprio a misurare questa base, fornendo agli investitori un quadro oggettivo dei rischi e delle opportunità.